Il latitante anarchico triestino Luca Dolce è stato catturato a Bordighera, in Liguria: adesso dovrà scontare 3 anni e mezzo.
E’ stato arrestato dalla Polizia di Stato il latitante anarchico di Trento, Luca Dolce, meglio conosciuto con lo pseudonimo “Stecco”. Il 37enne, ricercato dal 2021, è stato individuato nei pressi di Bordighera, in Liguria, al termine di una complessa indagine.
La cattura e l’arresto
L’operazione investigativa era stata portata avanti dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione che aveva costituito un gruppo di lavoro con le Digos di Trento, Treviso, Trieste, Genova e Brescia.
Al momento della cattura, Luca Dolce aveva una carta di identità falsa. L’anarchico ha diversi precedenti ed è stato in carcere a Tolmezzo, Ferrara (detenuto insieme ad Alfredo Cospito) e Modena.
Il 37enne è stato trasferito al carcere di Imperia in attesa del processo, ritenuto responsabile del possesso di documenti di falsi. Adesso dovrà scontare la pena di 3 anni e 6 mesi per condanne divenute definitive, ed espiare la misura cautelare in carcere pendente per un altro procedimento.
#PoliziadiStato arresta anarchico di Trento latitante dal 2021.
— Polizia di Stato (@poliziadistato) October 21, 2023
Catturato dai #NOCS nei pressi di Bordighera è stato individuato attraverso un'indagine della Direzione centrale della polizia di prevenzione insieme a #Digos di Trento, Trieste, Treviso, Genova e Brescia #21ottobre pic.twitter.com/IOvdg8tfKQ
Chi è Luca Dolce?
Luca Dolce viene considerato un punto di riferimento tra gli anarchici del Triveneto, con stretti legami con i gruppi dell’antagonismo e del marxismo leninista. Di origine friulana, dal 2009 ha trascorso molto tempo con il gruppo anarco-insurrezionalista trentino, nella zona di Rovereto, occupandosi di propaganda e logistica.
Secondo le indagini degli investigatori, Dolce avrebbe coordinato, a livello nazionale, la promozione di attività anti carcerarie, mantenendo contatti con detenuti appartenenti alle Brigate Rosse.
Nel 2021 è stato condannato a 2 anni e 4 mesi dopo gli scontri con le forze dell’ordine durante una manifestazione organizzata contro la Lega nel 2018. Poi, è stato emesso un provvedimento che unificava le pene concorrenti stabilendo per Dolce 3 anni e 6 mesi.
Il 17 marzo scorso, la Corte d’appello di Trento ha condannato il 37enne insieme ad altri 62 anarchici, a 3 anni di reclusione per i reati commessi al Brennero il 7 maggio 2016 durante una manifestazione di protesta contro il muro anti migranti annunciato dal governo austriaco.